Peccato che il blitz sia fallito. Dopo accordi presi anche da lui stesso (due incontri, e niente – e vorrei anche vedere! – conferenza in solitaria, negli ultimi giorni), e poi contestati da lui stesso (“queste regole favoriscono chi dice le bugie”, più o meno), si decide che se si ha una rete propria, ci si può pure andare, che sarà mai. Magari si invita pure la controparte, nel primo pomeriggio per la sera stessa. E quella non ci va. E allora io ci vado da solo, m’importa un tubo a me. Tanto l’Authority è d’accordo, ce l’ha già detto. No, invece… l’Authority non ha detto proprio nulla, né ha avuto richieste da nessuno. Allora si invitano tre direttori di quotidiani comunisti, tanto per far vedere che noi siamo democratici e pluralisti. E quelli non ci vanno. E allora “sono prove di regime”, tuona Confalonieri, che (detto così, tanto per ricordarlo) al premier deve quantomeno la libertà.
Peccato. Ma c’è ancora tempo, c’è, checcazzo!
E poi cosa avrebbe potuto dire, dopo aver fatto anche l’appello ai cattolici “affinchè ci pensino bene prima di votare la coalizione di sinistra, perché questa vuole mettere il bavaglio ai vescovi e alla Chiesa cattolica” – che invece deve avere “piena libertà di espressione perchè il cardinal Ruini è un italiano come gli altri” (!) – e perchè “con i programmi che ha in testa la sinistra non tiene in considerazione la famiglia che per noi, invece, è sacra ed è fondata sul matrimonio tra uomo e donna come stabilito dalla Costituzione” (lo dice lui che è divorziato, tra l’altro)? Dopo aver ribadito ancora una volta che c’è “certa magistratura politicizzata” che al posto di applicare le leggi che ci sono permette a dei delinquenti di stare fuori dal carcere, come nel caso del piccolo Tommaso Onofri (ma si può buttare al vento parole per una cosa così?)
E oggi, cosa succederà? Forza Italia – ogni giorno, una sorpresa…
Peccato. Ma c’è ancora tempo, c’è, checcazzo!
E poi cosa avrebbe potuto dire, dopo aver fatto anche l’appello ai cattolici “affinchè ci pensino bene prima di votare la coalizione di sinistra, perché questa vuole mettere il bavaglio ai vescovi e alla Chiesa cattolica” – che invece deve avere “piena libertà di espressione perchè il cardinal Ruini è un italiano come gli altri” (!) – e perchè “con i programmi che ha in testa la sinistra non tiene in considerazione la famiglia che per noi, invece, è sacra ed è fondata sul matrimonio tra uomo e donna come stabilito dalla Costituzione” (lo dice lui che è divorziato, tra l’altro)? Dopo aver ribadito ancora una volta che c’è “certa magistratura politicizzata” che al posto di applicare le leggi che ci sono permette a dei delinquenti di stare fuori dal carcere, come nel caso del piccolo Tommaso Onofri (ma si può buttare al vento parole per una cosa così?)
E oggi, cosa succederà? Forza Italia – ogni giorno, una sorpresa…
Nel frattempo, una nuova rubrica da: Il favoloso mondo che c’è qui
a pagina 154 de Il mondo secondo Berlusconi (The world according to Berlusconi - internet, inglese e impresa, checcazzo!), vale a dire l’opuscolo quinquennale (La vera storia italiana – degno seguito di Una storia italiana) di cui ha omaggiato milioni degli esponenti di quel popolo di cui aveva la giusta considerazione già Ennio Flaiano, è scritto che nel 2006 il reddito medio degli italiani era pari a 27.119 dollari, mentre nel 2001 era di 24.670 dollari. Facendo due conti, perciò, risulta che il reddito medio è cresciuto di circa 2.500 (2449) dollari. SIAMO TUTTI PIÙ RICCHI! NON VE N’ERAVATE RESI CONTO, STRONZONI?
Ma perché ci danno le cifre in dollari?
Consideriamo che nel 2001 per fare un dollaro (da www.uic.it – Ufficio Italiano dei Cambi) ci volevano 1 euro e 15 centesimi; quindi 24.670 dollari moltiplicato per 1,15 fa:
28.370,5 euro (reddito 2001).
Poi, il 31 marzo 2006, per fare un dollaro bastavano solo 83 centesimi di euro, quindi 27.119 dollari (reddito 2006), moltiplicato per 0,83 fa: 22.508,77 euro (reddito 2006). In altre parole, si usano le cifre in dollari per far credere che il reddito medio sia aumentato, mentre, invece, di fatto è diminuito di
5861,73 euro.
28.370,5 euro (reddito 2001).
Poi, il 31 marzo 2006, per fare un dollaro bastavano solo 83 centesimi di euro, quindi 27.119 dollari (reddito 2006), moltiplicato per 0,83 fa: 22.508,77 euro (reddito 2006). In altre parole, si usano le cifre in dollari per far credere che il reddito medio sia aumentato, mentre, invece, di fatto è diminuito di
5861,73 euro.
Evvai! (cfr. www.invideoveritas.tk)
E SAREMO TANTI-SSI-MIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
3 commenti:
Ma uno che abbia ricordato ai vari Ferrara(imbavagliato), Confalonieri e ciurmaglia varia, che nel 2001 tutta questa voglia di libertà nel vedere un confronto (dico uno eh!!?)fra i due candidati premier, non veniva avvertita da lorsignori, dico uno che lo abbia ricordato (vero Latella su skyfotg24!?)non era possibile trovarlo?
Vabbè dai manca poco e poi questa armata Brancaleone (che ci ha fatto ridere quanto incazzare come mai nessun altra coalizione nella storia repubblicana) andrà a casa...delle libertà! giacomo
Berlusconi: «La sinistra, e in particolare quella massimalista propone di rendere uguali il figlio del professionista e il figlio dell'operaio. Vuole togliere al ceto medio e dare alla classe operaia».
Io sono figlio di un professionista e VOGLIO che il figlio di un operaio abbia le mie stesse possibilità!
Le tue stesse possibilita'?
Se diamo retta al "bandana" sarai tu, figlio di professionista, ad avere le stesse possibilita' del figlio dell'operaio.
E ci starai largo, pure, garantisce LUI per bocca di Emilio Fava!
Dai retta, palle! >-)
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