Visite

aprile 05, 2006

“Georgedabliù” – Berlusconi chiama per nome il presidente degli Stati Uniti.
TORNIAMO ALL’IPSE DIXIT, CHE UN PO’ FA SEMPRE BENE.

Ok, ormai ne parlano tutti, e quindi dobbiamo certo partire da

“Ho troppa stima dell’intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare contro i propri interessi. [...] Scusate il linguaggio rozzo ma efficace.
[…]
“era un’ironia; anzi, un modo affettuoso. E poi l’ho detto col sorriso sulle labbra. Dai miei avversari invece mi sono arrivate accuse serie e non si sono ancora scusati. Mi hanno detto che sono un delinquente politico, mi hanno dato dell’assassino e del mafioso. Io, ironicamente e col sorriso, mi sono permesso di fronte a un pubblico e a una platea amica di usare quel termine” (aprile 2006)

Ma non fermiamoci qui, certo:
“Ma no, ma che volete che sia… Sono riunioni informali! […] Era per creare amicizia, cordialità, simpatia e rapporti affettuosi tra i ministri degli esteri. Questo è il modo in cui si portano avanti le riunioni”. [Berlusconi giustifica così il suo gesto delle corna, fatte alle spalle del ministro degli Esteri spagnolo Piqué, in occasione del vertice UE a Caceres]. (febbraio 2002)

“Vedo laggiù in prima fila rappresentanti di notevole livello estetico. Sapete che sono innamorato di mia moglie, ma non ho perso il senso estetico e noto delle gambe straordinarie che circolano. E lei, presidente Fisichella, non faccia la spia." [Berlusconi ad un congresso di Alleanza Nazionale] (aprile 2002)

"Bisogna accorciare gli interventi perché la nostra non sarà una tragedia, ma anche noi abbiamo fame." [Berlusconi, dopo che il presidente del Togo aveva appena spiegato che nel Malawi 13 milioni di persone stanno morendo di fame, ad un vertice FAO] (giugno 2002)

“Da quando siamo al governo è successo di tutto, dall’11 settembre, alla stagnazione, ad alluvioni e terremoti… […] mi sta venendo un complesso di superiorità: meno male che ci sono io, perché un altro che avrebbe fatto?" (ottobre 2002)

“La media degli italiani è un ragazzo di seconda media che nemmeno siede al primo banco. È a loro che devo parlare.” (dicembre 2004)

“Se la sinistra andasse al governo, questo sarebbe l’esito: miseria, terrore, morte. Così come avviene ovunque governi il comunismo. Non sarebbe lo Stato liberale che vogliamo noi” (gennaio 2005)

“Poveretto, è in difficoltà… anzi poveretto neanche un po’: noi tutti gli invidiamo quel che sapete, eh eh”. [dichiarazione di Berlusconi sul caso Ricucci] (ottobre 2005)

"A noi le signore, soprattutto belle, in Parlamento ci piacciono molto" (febbraio 2006)

“Non esagerate con l'entusiasmo, con voi ringiovanisco di dieci anni, mi fate diventare bambino… siete peggio dell'Annunziata, non mi fate parlare… grazie per aver deciso di dedicare la domenica alla nostra religione laica, la fede della libertà. [...] Sono l'unico milanese che scrive dei samba in napoletano
[…]
“Avevo pensato - rivela il premier - di prendere una casa a Napoli. Se vincesse la sinistra però con la tassazione sulle case, non mi converrebbe” (marzo 2006, Fiera d’oltremare, Napoli)

“Prodi è un poveraccio che si illude di contare qualcosa. […] Fassino? L’associazione delle pompe funebri vuole prenderlo come testimonial. Guardate che queste battute non me le preparo, mi vengono così…” (marzo 2006)

“La differenza tra noi e loro è che siamo persone positive, ironici ed autoironici. Quelli del centrosinistra sono tristi" (marzo 2006)

“La sinistra organizza schiere di squadristi” (marzo 2006)


Non male, no; ma ce ne sono altri, indietro nel tempo. Cercate, sia qui che altrove…

2 commenti:

utente anonimo ha detto...

Ciao, PG, come vedi ho raccolto il tuo invito.


Francamente la tua sorpresa mi sorprende: non hai ancora capito che Berlusconi è, insieme a Gino&Michele, l'autore dietro le quinte di quasi tutte le battute di Zelig?


Lui fa avanspettacolo, la politica la lascia agli altri... non avrei mai creduto di rimpiangere il vecchio slogan pro-Pozzi del vernacoliere: "vota Moana, trombi 'na settimana". Quelli sì erano tempi in cui si faceva sul serio politica...


Paperogonfio ha detto...

Ah, già... e poi: “Mai nessun governo in così poco tempo aveva fatto tante cose, mai nessun governo in soli sei mesi aveva avuto tanto consenso… Gli altri leader europei sanno che io vengo da un altro mondo, vengo considerato un tycoon, sono in una situazione di forza e di prestigio indiscutibili. Qualcuno di essi prova nei miei confronti invidia personale… Ho tanti amici tra i leader europei, anche di sinistra, e posso chiamare al telefono chiunque… Ho capito subito che Bin Laden non avrebbe fatto altri attentati… Approfondisco tutti i dossier come uno studente che deve prendere 10 e lode… Mi compiaccio con me stesso quando, nei colloqui internazionali, rivelo una padronanza della materia superiore a quella degli ambasciatori degli altri paesi che mi stanno di fronte. Quando loro dicono: abbiamo finito, io li fermo dicendo che ci sono ancora i punti 6, 7 e 8…”