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luglio 22, 2012

Meraviglie della fonetica, della grafia e della semantica

Avete mai pensato a quanto meravigliosa e gravida di significati sa essere la parola Buzzitròne? Pregna di significanza ben al di là di ogni immediata rispondenza lessicale, è una di quelle felici situazioni che attuano la perfetta corrispondenza segno/significato, una cosa quasi mistica. 
Assaporatela e godetene. Ridetene & gioitene, diffondete il verbo. 
E poi, su, provate a metterla a praticarla, così:

"prima ha suonato coso, lì, Buzzitrone, da giù..."
"Buzzitrone? e che voleva, Buzzitrone?"
"Boh, voleva venir su, io gli ho detto che aveva sbagliato campanello, che magari cercava quell'altra lì, la Cavallona del piano di sotto, perché l'altro giorno, qui sotto, al bar, sentii che gli diceva che prima o poi gli avrebbe portato la sorella, perché gliela piazzasse"
"chi, Buzzitrone? A lei? Perché? E soprattutto, piazzargliela dove?"
"boh, che ne so, io... son dei barbari, lì, fra tutti..."
"vedrai sarà Buzzitrona anche lei, che di'..."
"comunque dopo due secondi ha risuonato ancora"
"Chi, sempre Buzzitrone?"
"Sì, pensava di aver indovinato il campanello stavolta. Alla fine però deve averli suonati entrambi, perché la Cavallona li ha fatti entrare"
"grande Buzzitrone! Anche la sorella Buzzitrona?"
"Che no! Li sentivo sulle scale che baccagliavano, poi lei deve essere entrata e lui è rimasto fuori, sul pianerottolo, ad aspettare e vociare che facesse veloce"
"chissà com'è andata... Buzzitrone... c'aveva una maglietta bianca bucata... gli faceva "tendina" e un paio di pantalonacci tipo da basket. La sorella, mi sarebbe garbato vederla!"
"Buzzitrone... speriamo non risuoni, ora"

Il giorno dopo, ovviamente, Buzzitrone era di nuovo al campanello, a reclamar per la sistemazione della sorella, che di sicuro si sarà chiamata Viulrica, o qualcosa così.  Ovviamente aveva nuovamente sbagliato campanello. E vociava.
Buzzitròne.

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