Squilli di tamburi, rulli di tromba (?), a grande richiesta (in realtà mi chiese qualcosa tipo ma non le fai più le schede di palestra? una ragazza, più o meno un paio d'anni fa - visto? Visto? se m'aspettate v'accontento tutti, ci sta anche che gli renda quelle millessettecentolire al Ciapetti di quando me le prestò nel 1987 per comprare l'Intrepido; peccato sia ormai morto, no l'Intrepido, cioè sì magari anche quello, ma più che altro dicevo il Ciapetti - toh, Ciapetti! Mòri, mòri, mòri! Mi sei sempre stato sulle palle) tornano I Record-di-Palestra™.
oggi: Senatore© et altri Infelici.
La scena si svolge nello spogliatojo di una qualsivoglia palestra, nell'ora più o meno di pranzo, fra piselli all'aria e pance buttate là. Bello l'universo maschile; fra tutti e due quelli esistenti non si sa quale sia peggio. A me - lo dico per informarvi - mi garban tanto i sassi. E un tempo mi garbavano i ranocchi.
Comunque sia, in simili interni la conversazione invariabilmente verte su:
a) puttane, fica;
b) calcio, e gossip sul tema;
c) Grandi Verità Trascendenti sui temi a e b.
Non necessariamente in quest'ordine (e non necessariamente il problema sono i temi in sé).
Nel caso:
Senatore©, appo i più similmente conosciuto in grazia della sua nobiltà d'animo e magnanimità generica, nonché profondità di sentimento e possanza del medésmo, vigoroso nelle sue opinioni come un fastidioso vento gelido invernale che ti sferza e risferza senza posa, crudo e malcreato, senza grazia alcuna ma quantomeno ruvido e spiacevole: "comunque per me questi rigori van sempre dati; io quando giocavo c'avevo il Brunelli - te lo ricordi il Brunelli, quello che il su' babbo c'aveva l'alimentari a Cozzile e Bamberga, sì insomma lui: ci legava le mani dietro quando ci s'allenava, perché diceva che non si deve tirare la maglia all'attaccanti. E poi 'unn'hanno nemmen mai fatto un tiro in porta quell'altri, il che vogliano?" (si sta parlando di una importantissima partita della sera prima, Milan-Napoli, e Senatore©, sfoderando in tutta la sua misura il suo accento Cockney, a pareggiar e magari vieppiù approfondîr la finezza dei concetti espressi, perora la causa di una squadra, guardacaso la sua, probabilmente anche l'unica ragione di vita del medesimo).
"Che poi anche, per me gli arbitri possano anche sbagliare, fa parte del gioco. Lo fanno in buona fede, oh; l'errore ci sta!"
Interviene il-Nano-di-Saggezza-Popolare©, un concentrato di gnoseologia et alti sentimenti di stampo prealessandrino, peccato abbia la voce a Topo-di-Cenerentola:
"Sì, però dice poi che stasera l'arbitro Rocchi trombi la nipote di Mubarak!"
Risate sguajate, tutti con gli asciugamani sulla spalla, mentre entrano in doccia. Ci mancano due pacche sulle spalle.
Senatore©, la faccia ammiccante, al massimo delle sue capacità di concentrazione: "chi, tromba la Ruby? Fa bene, fa bene! Io non ci credo, ma se l'ha tromba', Silvio ha fatto una gran cosa. Ha fatto bene, Silvio: è una Grande Fica, quella lì. E dicono minorenne? Ma minorenne un cazzo, ha un culo da urlo! Grande Silvio! Mi garberebbe mi fosse toccato a te! Che fica che è, ma l'hai vista?"
Or chiosa Misura©, così nomato perché sa sempre quel che dice, assennato come Manito e gli altri Grandi Spiriti (il giorno avanti parlava del fatto che lui la mattina prima d'entrare a lavoro passa da quella nigeriana, la fa entrare un po' in macchina a scaldarsi e poi giù rumba, come premio): "Diceva ma bene il Giornalajo, l'altro giorno: Le donne sarebbero come 'sassofoni: vanno zufolate e rimesse nella gustodia!"
Alé. E via andare.
Nessun commento:
Posta un commento