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gennaio 08, 2007

Trentun dicembre duemilaequelchevipare; vacanze da milanesî. Presa diretta:

IL MARIO: “Uè, ma sai che ci bisogna trovare il localino giusto, per dopo? Io c’avrei già anche il nome e il posto: praticamente, è l’Alcatraz di qui, con in più le piste da sci illuminate in tecnicolor, che si vedono da dentro: uno spettacolo. Bella gente, ambiente giusto, musica figa e via così. Per entrare non c’è problema, conosco i capoccia e anche Ermanno, del bar. Problema è il parcheggio, casomai, ché il posto macchine qui fa cagare!”
IL LUIS: “Figa, e come facciamo? Sarà un C-A-S-I-N-O, là! Il Michéle si fa venire a prendere dal suo tassista, ha detto”
IL MARIO: “il suo tassista? Ha il suo tassista, qui?”
IL LUIS: “In realtà penso sia solo il tipo della navetta del loft dove sono loro. Lui però ha detto il SUO tassista…”
IL MARIO: “ah-ah, che barbone… s'è pure portato il Panino! Ma sai cosa facciamo allora noi, figa? Prendiamo quel napoletano là, gli diamo 50 euro per uno e gli diciamo: «senti, tipo, vuoi guadagnarti la giornata? Ci porti e ci vieni a riprendere!» Che dici?”
IL LUIS (ammirato): “Porco cane, ma sei un génio! Appena scendiamo di qua, lo fermiamo… cioè, PRIMA ci fermiamo per l’happy-hour; POI andiamo dal napoletano. Eh, figa! Ci son delle priorità, sulla neve!”
IL MARIO: “Vai che gli diamo la gratifica natalizia, neh! Telefoniamo a Mara e Nori, che si preparino! L’avrà minga nemmeno mai visti tutti insieme, quello! Si fa partecipare alla redistribuzione degli utili, DOPO natale. A ciascuno secondo quel che gli ci vuole, o chissà com’era, insomma…”

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