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gennaio 18, 2007

DICHIARAZIONE SOLENNE


Ok, sì; dunque. Da oggi la presente rimessa di stronzil presente blog, certo, prende una deriva mistica. E poetica, come in ogni degno mysticismo. Del resto, poetico lo era già (ah sì?); e del resto tutti siamo poeti, scrittori, pyttori, e via e via. In una parola: artisti. Basta poco, per ogni disciplyna. Quindi, io sono artista, o anche ARTISTONE. Si dia inizio alla catarsi.



CEPPÎ RATTI
Io non volevo proprio esser qui, mai –
ovvero
sarà anche vero che i professori
universitari
sono chiusi nelle loro torri d’avorio
e
dibattono problemi futili
tipo
l’intellettuale mitteleuropeo e la situazione italiana
o
la prima redazione di Fontamara
o
il pensiero politico nella letteratura post-unitaria del meridione;
sì, senz’altro,
ok, già;
ma
Cristo
Santo
guardati,
figlio mio guardati,
dal mondo del lavoro.
Di tutti i mondi
questo è la merda
lo spreco di vita
a 360°.
In verità in verità vi dico:
meglio il lazzaretto,
meglio la droga.

3 commenti:

Paperogonfio ha detto...

Son pöeta, io...

mi compiaccio, sì, e anche un po' men dolgo.


Chiusura con motto latino, come ogni poeta laureato che si ryspetti:

IN CVLVM ANDAMVM

Grisson ha detto...

Commovente grazie grazie

ho le lacrime agli occhi.

adie

Lypsak ha detto...

Meglio ancora della droga è l'esegesi.

Questo poema è stato illuminante per me che temo come la peste bubbonica nera a scacchi la caduta delle torri adamantine universitarie, ma non vedo anche l'ora di buttarle giù personalmente con uno schiacciasassi... Ah, l'eterno dilemma...