EVVAI, CI VOLEVA!
Alessandro Baricco ci ammorba con la sua ultima fatica: La mutazione. Che era il primo titolo, poi scartato per l’originalissimo Viaggio alla ricerca dei barbari. Ci sono gli immancabili disegnini di GIPI (??? - quando ogni commento è superfluo); ci sono le immancabili frasette ridicole del nostro (tipo: “E, il giorno dopo, involtolare insalata, o diventare il cappello di un imbianchino. Ammesso che se li facciano ancora, i cappelli, col giornale - come barchette sul litorale delle loro facce” – mio dio: “barchette sul litorale delle loro facce”: brrr…); c’è la stucchevole didattica da maestrino del popolino, rivestita come d’uso di affabilità e simpatia, pur autocompiacendosi e crogiolandosi nella citazione altrui. E c’è la nemmeno tanto sottintesa polemica contro qualcuno, in realtà sempre i soliti: il mondo della cultura, i critici, gli accademici, che il nostro considera dei parrucconi togati e cattedratici, antiquati nel gusto ed esosissimi, elitari e settari, solo ed esclusivamente perché lo considerano (a ragione – piena, pienissima ragione!) un deficiente che scrive libri da minorati.
Nel complesso, questa sorta di romanzo a puntate (ma al nostro non piace la definizione, né il genere lo attira, poverino; ecco quindi che se lo autodefinisce un saggio, “un tentativo di pensare: scrivendo” – e noi possiamo solo dirci: che culo! Non poteva "tentar di pensare: pensando?") è una stronzata somma, scritta come potrebbe esserlo da un liceale bravino a fare i temi, infarcita di ideine banali e stramasticate. Ci mancava solo l’immancabile inserto “oggi, nella società odierna...”
Ma, insomma, Baricco non è mica più al liceo. No, dirige la scuola Holden, lui, mica cazzi. E c'ha pure le pubblicità su splinder. E Repubblica (e questo mi spiace, sinceramente) gli dà uno spazio tutto suo, per ammorbarci.
A me rifiutano qualunque cosa, e devo pure esser felice che c'ho un lavoro, io.
Vaffanculo.
Anima candida!, direbbe Vonnegut, sì. Ma di te, caro Baricco. E quanto al fatto che tu, la Tamaro, Faletti, Melissa P., Paulo Coelho, Margaret Mazzantini, ecc ecc, continuiate a scrivere, a riempire gli scaffali delle librerie, a rompere i coglioni con le vostre stronzate tumide, nauseanti, insipide, direbbe:
Così va la vita.
Alessandro Baricco ci ammorba con la sua ultima fatica: La mutazione. Che era il primo titolo, poi scartato per l’originalissimo Viaggio alla ricerca dei barbari. Ci sono gli immancabili disegnini di GIPI (??? - quando ogni commento è superfluo); ci sono le immancabili frasette ridicole del nostro (tipo: “E, il giorno dopo, involtolare insalata, o diventare il cappello di un imbianchino. Ammesso che se li facciano ancora, i cappelli, col giornale - come barchette sul litorale delle loro facce” – mio dio: “barchette sul litorale delle loro facce”: brrr…); c’è la stucchevole didattica da maestrino del popolino, rivestita come d’uso di affabilità e simpatia, pur autocompiacendosi e crogiolandosi nella citazione altrui. E c’è la nemmeno tanto sottintesa polemica contro qualcuno, in realtà sempre i soliti: il mondo della cultura, i critici, gli accademici, che il nostro considera dei parrucconi togati e cattedratici, antiquati nel gusto ed esosissimi, elitari e settari, solo ed esclusivamente perché lo considerano (a ragione – piena, pienissima ragione!) un deficiente che scrive libri da minorati.
Nel complesso, questa sorta di romanzo a puntate (ma al nostro non piace la definizione, né il genere lo attira, poverino; ecco quindi che se lo autodefinisce un saggio, “un tentativo di pensare: scrivendo” – e noi possiamo solo dirci: che culo! Non poteva "tentar di pensare: pensando?") è una stronzata somma, scritta come potrebbe esserlo da un liceale bravino a fare i temi, infarcita di ideine banali e stramasticate. Ci mancava solo l’immancabile inserto “oggi, nella società odierna...”
Ma, insomma, Baricco non è mica più al liceo. No, dirige la scuola Holden, lui, mica cazzi. E c'ha pure le pubblicità su splinder. E Repubblica (e questo mi spiace, sinceramente) gli dà uno spazio tutto suo, per ammorbarci.
A me rifiutano qualunque cosa, e devo pure esser felice che c'ho un lavoro, io.
Vaffanculo.
Anima candida!, direbbe Vonnegut, sì. Ma di te, caro Baricco. E quanto al fatto che tu, la Tamaro, Faletti, Melissa P., Paulo Coelho, Margaret Mazzantini, ecc ecc, continuiate a scrivere, a riempire gli scaffali delle librerie, a rompere i coglioni con le vostre stronzate tumide, nauseanti, insipide, direbbe:
Così va la vita.
Ah... per chiudere in bellezza, a fare ancor di più compito in classe, c'è anche uno spazio dedicato al sondaggio, lo strumento moderno dell'idiota moderno per sentirsi parte attiva nel gran calderone pieno di merda fumante. Queste le domande:
1) Sono già arrivati i nuovi barbari? (certo che sì, cazzo. Ogni giorno, alle dodici e quaranta, dopo aver viaggiato su modernissimi PULMI provenienti dalla BARBÀRIA - ovviamente senza pagare il biglietto e mettendo i piedi sui sedili del vicino, sennò che barbari sono? - ne vengono scaricati a josa, alla fermata tra il molo di Fuscellone e l'edicola di Mingo-il-Ribelle)
2) E voi, dove li avete incontrati? (personalmente, all'autogrill Frane di Motrone, sul tratto dell'A112 Motrone-Malavaentre, ne ho visti un paio - erano scesi dai PULMI e bevevano il caffè. Alcuni si grattavano il culo, altri pisciavano negli angoli, altri ancora ruttavano coi capelli pieni di gel)
3) Bisogna aver paura di loro? (bisogna aver paura di tutto nella vita. Anche di cacare. Gran parte degli infarti vengono mentre si cerca di espellere uno stronzo troppo grosso. È un attimo; poi ti ritrovano lì, accasciato sul cesso, gonfio della tua merda, ancora dentro di te).
2 commenti:
ecco. già oggi ero alquanto inalberata perchè m'hanno cancellato un folletto e perchè mi son stragiata un braccino nello scendere da una scultura della sig. ra magdalena abakanovich (che non credo neanche si scriva così, tra l'altro), in più fo un salto qui (che era un monte che non ci venivo) e ti trovo un postino (diminutivo-vezzeggiativo di post) particolarmente amarognolo.... ecco.. dicevo??
tra l'altro un bambino m'ha pure chiamato "gatta nera", sarà un complimento?
oioi basta :-D che poi mi viene voglia di leggerli 'sti libri (ovviamente a skrokko & a spregyo ovvio).
"cosi' e' la vita" si, ma le merde sul marciapiede si puo' anche cercare di scansarle.
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